In occasione della XXV giornata mondiale dell’Alzheimer ho pensato di rispondere a qualche domanda su questa malattia
Cos’è la malattia di Alzheimer?
È una malattia neurodegenerativa che si sviluppa con esordio insidioso e ha decorso cronico e progressivo. Si tratta della forma più comune di demenza.
Quali sono i sintomi?
– sintomi cognitivi (ad esempio difficoltà di memoria e di linguaggio e disorientamento);
– sintomi funzionali (difficoltà nello svolgere le attività della vita quotidiana);
– sintomi comportamentali e psicologici (come apatia e ansia).
Cosa succede nel cervello?
– accumulo di beta-amiloide;
– presenza di grovigli neurofibrillari all’interno dei neuroni;
– atrofia neuronale, cioè perdita di neuroni
Come viene effettuata la diagnosi?
Attraverso una visita neurologica e una valutazione neuropsicologica durante la quale verrà somministrata al paziente una batteria di test
L’Alzheimer si eredita?
Solo il 5% circa dei casi è a forma familiare. Il restante 95% dei casi si presenta in forma sporadica.
È possibile guarire?
Attualmente no, ma possono essere messi in atto:
interventi di tipo farmacologico che rallentano i sintomi cognitivi (ma hanno una modesta efficacia) e che aiutano a gestire i sintomo comportamentali e psicologici;
interventi non farmacologici (come la stimolazionecognitiva e la psicoeducazione rivolta ai familiari), che hanno il fondamentale scopo di migliorare la gestione dei sintomi e la qualità della vita dei malati e dei caregiver.
È possibile fare prevenzione?
Diversi fattori di rischio entrano in gioco nell’insorgenza dell’Alzheimer. Alcuni di questi sono modificabili ed è quindi possibile agire su di essi per ritardare l’insorgenza o ridurre il rischio di sviluppare la malattia. Ecco alcune indicazioni utili:
- mantenere attivo il cervello;
- svolgere attività fisica;
- seguire una dieta equilibrata;
- coltivare la rete sociale.